Roma, Maggio 2025 – Il Presidente dello IASEM ETS, Giuseppe Papaleo, è stato invitato a partecipare come relatore alla conferenza Internazionale promossa dalla FCAPP (Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice), che si è svolta al Vaticano il 15-16 maggio 2025.

 L’incontro dal titolo “Overcoming Polarizations and Rebuilding Global Governance: The Ethical Foundations” è stata una articolata discussione sulla necessità di ricostruire una governance globale fondata sull’etica, in un contesto mondiale sempre più complesso, segnato da fratture geopolitiche, crisi economiche, disuguaglianze sociali e tensioni valoriali.

La conferenza si è proposta come uno spazio di confronto aperto, pluralistico e interdisciplinare. Accademici, rappresentanti istituzionali, attori della società civile e leader religiosi si sono interrogati su come sia possibile riscoprire, rafforzare e applicare i fondamenti etici della cooperazione socio-economica internazionale, anche alla luce delle emergenze che attraversano i diversi continenti.

 L’ordine internazionale costruito dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è in piena crisi, per ragioni complesse, che investono l’economia, l’assetto sociale, la finanza, l’ambiente e la geopolitica. I principi etici che hanno sostenuto l’ordine internazionale degli ultimi 80 anni sono oggi sotto attacco e tali principi sono proprio quelli che ispirano il Pensiero Sociale Cattolico: dal bene comune alla solidarietà, dallo sviluppo umano integrale all’ecologia integrale, dalla sussidiarietà e lotta alla povertà ai diritti umani, alla libertà e al sovranazionalismo.

 La Conferenza Internazionale e l’Assemblea Generale 2025 della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice mirano a identificare e discutere tali principi etici, soffermandosi sulla necessità di ricostruire e consolidare le fondamenta etiche della governance globale e locale.

Il Presidente Papaleo è intervenuto il 16 maggio nella sessione all’Africa con un intervento sulla diplomazia culturale da basso, che è una delle vie più fertili per coltivare il dialogo, la comprensione reciproca e la pace. Sebbene la diplomazia culturale venga spessa intesa solo come prerogativa degli Stati o delle grandi istituzioni, esiste una forma di diplomazia più silenziosa, più diffusa e spesso molto incisiva. Nel contesto mediterraneo, questa diplomazia “orizzontale” assume un valore interessante, perché, come si è ampiamente detto, il Mediterraneo non è solo uno spazio geografico, ma un incrocio di lingue, di culture, di religioni, di memorie condivise, alcune delle quali vengono dimenticate o distorte.

Come sottolineato da Giuseppe Papaleo, “questo spazio così fluido è pieno di piccole associazioni culturali, centri studio, reti di cittadini attivi, che sono attori fondamentali nel tessere legami tra le sponde, promuovendo il riconoscimento reciproco, la conoscenza e la fiducia.” 

Lo IASEM è proprio una di queste realtà. È un istituto indipendente nato oltre 15 anni fa con l’obiettivo di costruire ponti tra le diverse sponde del Mediterraneo, attraverso progetti culturali e formativi ispirati all’incontro umano. Nonostante le risorse limitate e le difficoltà incontrare, ha trovato valore nelle relazioni generate lungo il cammino, provando sempre ad incarnare proprio una forma di “diplomazia culturale dal basso”. Attraverso iniziative come il network MCH – Mediterranean Common House e le Summer School in Strategie Euromediterranee, ha promosso il dialogo, la conoscenza reciproca e la cittadinanza globale. Alcune esperienze di frizioni e contrasto tra studenti o partecipanti di Paesi diversi hanno insegnato l’importanza dell’empatia e della cura delle relazioni. 

Educare alla pace e alla giustizia, come ricordava Papa Benedetto XVI, è un atto d’amore profondo. Oggi, lo IASEM promuove una propria Academy e un Centro di Ricerca, che voglio essere strumenti per continuare a costruire una cooperazione umile e autentica. Nonostante le sfide, ha detto il Presidente Papaleo, lo IASEM crede che la vera cooperazione sia un atto etico, spirituale e liberante, fondato sul riconoscimento del valore della persona umana. 

La partecipazione alla conferenza internazionale FCAPP è stata una straordinaria occasione di confronto, discussione e costruzione di relazioni solide.